Volevo disquisire con voi un'argomento che diverse volte mi è capitato di incontrare parlando di Bibbia e cioè la differenza sostanziale tra vecchio e nuovo testamento,la conclusione a cui sono arrivato è argomentata come segue ed è quella che attualmente condivido maggiormente :
Antico e Nuovo "testamento"
La parola “testamento”,come traduzione del greco diatheke (che significa patto),è stata,a dir poco,una grande calamità.Infatti,a causa del suo uso,per secoli è stata nascosta la verità e si è prodotto un fraintendimento riguardo al proposito e al carattere della dispensazione attuale e cosi,errori della tradizione hanno preso il posto di importanti verità.
La parola “testamento”,come nome indicante una raccolta di libri,nella Bibbia non esiste.E arrivata a noi dalla traduzione latina detta “Vulgata”.Le versioni latine prima dell’epoca di Gerolamo usavano questo termine ma Gerolamo usò foedus o factum per l’ebraico berith ma tornò a testamentum nella sua revisione del NT (382-405).Alcuni “padri” latini preferirono “instrumentum”,col senso che diamo a questo termine nel linguaggio legale(1).
Rufino usa l’espressione novum et vetus instrumentum(2) e Agostino usa sia instrumentum che testamentum (3).
Dalla Vulgata la parola “testamento” è arrivata nelle nostre Bibbie.La parola greca è diatheke,che significa “patto”ma anche questo temine non è mai usato per indicare una raccolta di libri come avviene nel caso del”Nuovo Testamento”.Quando questi libri furono posti dopo il canone ebraico,divenne utile,se non necessario,distinguere tra le due raccolte e ,siccome si parlava già di “vecchio” e “nuovo” riguardo alle due dispensazioni,(2 Corinzi 3:6,Ebrei 8:6-13),i libri connessi ad esse vennero chiamati con gli stessi nomi.
In Esodo 24:7 e in 2 Re 23:2 leggiamo del “libro del patto” (4) e questa distinzione tra i due patti venne già confermata da 2 Corinzi 3:6,14,dove l’apostolo parla di “lettura dell’antico patto”.
L ‘espressione”nuovo patto” è certamete scritturale ma non è usata per indicare una raccolta di libri.E usata per la grande profezie/promessa di Geremia 31:31-32:40 ed Ezechiele 37:26(alla quale ci si riferisce in Ebrei 8:8-12 e 10:15-18).
Il tempo per la realizzazione di questo “nuovo patto” fù preannunciato come vicino.
L’ultimo profeta,Malachia,aveva parlato dell’arrivo dell’”Angelo del Patto” e del “Messaggero” che avrebbe preparato la Sua via davanti a lui (Malachia 3:1).Egli annuncia anche l’invio di elia il profeta per preparare la via del Messia e associa il suo nome a quello di Mosè(Malachia 4:4,5).
Quando giunse il tempo,fu mandato Giovanni il Battista “con lo spirito e con la potenza di Elia” (Luca 1:17)e,se il popolo lo avesse “ricevuto” e avesse obbedito alla sua chiamata al pentimento nazionale sarebbe stato ritenuto il profeta Elia (Matteo 11:14;17:11-13).In modo simile,possiamo concludere che l’atto e la parola del Messia durante l’Ultima cena furono la realizzazione dello stesso Nuovo Patto ;infatti il signore disse del calice”Questo calice è (cioè rappresenta)il nuovo patto nel mio sangue”(Matteo 26:28;Marco 14:24;Luca22:20),adempiendo cosi la profezia di Geremia 31:31-34,come attestato in Ebrei 8:8-12;9:15-21;10:15-18.
L’uso del sangue era limitato a due scopi :
-espiazione per il peccato )Levitico 17:11;Ebrei 9:22 e
-stipulazione di un patto (Esodo 24:6-8;Ebrei 9:16-22)
L’uso della parola greca diatheke(patto) in relazione ad una raccolta di libri è appropriata solo se questi libri sono considerati come appartenenti al “nuovo patto” preannunciato da Geremia e distinti da quelli appartenenti al “Libro del (vecchi) patto” stipulato in esodo 24:6-8
Bullinger ,Companion Bible ,Appendice 95
(1) Tertulliano(150-200),Adv.Marc. IV,1 in IV,2 egli lo usa per un solo vangelo (Luca)
(2) Expos. Symb. Apostol.
(3) De Civ Dei,XX,4
(4) Vedi anche Macc. 1:57 e ecc.co 24:23
Detto questo attendo un vs riscontro